01 Giugno, 2022

Seta: una scelta naturale per l’abbigliamento da ciclismo.

A cura di De Marchi

All’inizio c’era il caos. Dopo l’invenzione della prima bicicletta a propulsione meccanica, nel 1839, la prima gara ciclistica sembra avvenne a Parigi, nel 1886. Il ciclismo divenne poi sport olimpico fin dalla prima edizione moderna della competizione decubertiniana, nel 1896. Essendo uno sport individuale agli esordi, l’abbigliamento era perlopiù casuale. Ciascuno indossava ciò che aveva, di cotone o lana, non essendo ancora state inventate le fibre sintetiche.

primi ciclisti a fine ottocento

Fino al 1903, anno in cui Maurice Garin vinse il primo Tour de France della storia, l’abbigliamento da ciclismo vero e proprio non esisteva ancora. Egli infatti indossava un maglione, presumibilmente di lana e dei pantaloni eleganti, con sopra i calzini per evitare che si incastrassero nella catena. La prima maglia per ciclismo di cui si abbia notizia apparve in Francia pochi anni dopo.

Maurice Garin, vincitore del primo Tour de France nel 1903

Due combattono, uno vive. La lana divenne presto lo standard nell’abbigliamento da ciclismo perché, diversamente dal cotone, assorbiva meno acqua ed asciugava più velocemente. Le fibre sintetiche invece non faranno la loro comparsa nel ciclismo prima di metà anni settanta, nonostante furono inventate nei primi anni trenta, mantenendo quindi il primato della lana per circa settant’anni.

Nei primi anni cinquanta però un’altra fibra naturale, la seta, fece la sua fugace apparizione nell’abbigliamento per ciclismo. Diversamente da quel che si pensa però non sostituì mai la lana. Infatti, nonostante la sua iniziale popolarità, finì per essere usata quasi esclusivamente per le gare su pista. La seta infatti non traspirava neppure lontanamente come la lana ed a quei tempi era considerata troppo leggera per la più parte delle gare in primavera. Con l’avvento delle fibre sintetiche poi, sia la lana che la seta vennero completamente soppiantate dal poliestere.

bachi da seta naturali

De Marchi però, mantenendo fede alla propria vocazione innovativa, ha lavorato per anni allo scopo di unire le migliori caratteristiche della seta, compensando i suoi pochi difetti con l’innesto di fibre di poliestere riciclato, in modo da aumentarne la traspirabilità. Il risultato è un materiale di sintesi superleggero ma tenace allo stesso tempo. Nella primavera del 2020 infatti, grazie ai nostri partner tecnologici a Como, luogo di elezione per la produzione della seta a livello mondiale, abbiamo creato ProSilk, che dona volume mantenendo un peso contenutissimo.

ProSilk rappresenta la punta di diamante dell’offerta ad alte prestazioni De Marchi con la maglia e l’intimo Superleggera ed il pantalone Superleggero con bretelle.

il nuovo intimo Superleggera 2023 con ProSilk

Leggi Anche

07 Novembre, 2022

Guida alle giacche da ciclismo

Resistenti agli agenti atmosferici, le nostre giacche da ciclismo sono pensate per elevate prestazioni in ogni condizione climatica, per ogni stile di corsa. COMO WINDPROOF JACKET Idrorepellente ed estremamente traspirante,…

Leggi ora
03 Novembre, 2022

Guida alle maglie a manica lunga

Pensate per rispondere alle esigenze dei climi più freddi e i diversi stili di corsa, la nostre collezione di maglie a maniche lunghe è stata da poco aggiornata e continua…

Leggi ora
10 Ottobre, 2022

NEL NOME DEL PADRE

Il mito di Coppi, spiegato da suo figlio. Come ci si approccia al mito? In che modo si può parlare di uno dei più grandi campioni di tutti i tempi…

Leggi ora
06 Agosto, 2022

Guida ai pantaloncini estivi

De Marchi sviluppa solo prodotti necessari ad affrontare le diverse situazioni climatiche e discipline. Non realizziamo doppioni per soli motivi di differenziazione o posizionamento. Per questo motivo nella nostra gamma…

Leggi ora